Mostra d’arte, Palazzina Azzurra, San Benedetto del Tronto (AP)
Il 5 di Settembre 2020, Genti Tavanxhiu presenterà la mostra d’arte “Eudaimonia” presso la Palazzina Azzurra, San Bendetto del Tronto (AP), Italia.
L’artista Genti Tavanxhiu presenterà la nuova collezione d’arte, dove saranno esposte una decina delle suoi opere, quadri e sculture. La serie dei quadri caratterizzati da tinte accese, vanno in armonia con le forme delle sculture.
Travolta da un destino ascendentale, la stanza numero quattro, sala ermetica in apparenza, diviene un luogo d’incontro con il bello armonico, quello diretto verso la magica geometria cosmica. Un viaggio nel inconscio che proviene da radici che affondano nella cultura mediterranea, Eudaimonìa, e stata scelta con cura e con una speciale attenzione, diretta ad accentuare alcuni valori tipici. Nello specifico la mitologia occupa gran parte. Asse o pietra chiave, la ricerca stilistica porta verso la composizione della intera sala in talismano e l’artista in un ruolo specifico vestito da Demiurgo.
Sala quattro in apparenza isolata, chiusa, frammento nella mostra intera su Palazzina Azzurra, e stata aspersa da uno stile inconfondibile di natura occulta pronta a trasformarsi in uno generatore di energia, come fonte perpetua di luce.
Arrampicarsi nel pendio, lungo un stretto sentiero é equivalente al fatto di immergersi nelle profondità abissali del blu. Che sia un blu oltremare o di lapislazzuli poco importa se il viaggio andante e percorso nei meandri mentali in un luogo di fantasia dove l’artista si contorce nella nevrosi. Frammenti, piccoli pezzi, sogni, emozioni, ansie, moduli, tasselli di un grande mosaico composto nel tempo, formano un trama che viaggia tra le due sponde del Adriatico popolata da miti e leggende. Nonostante il mio percorso artistico abbia attraversato il globo terreste, c’è sempre stata un grande attrazione viscerale per la magia dei luoghi.
La Mostra, intitolata Eudaimonia, fonda su radici intrise di cultura mediterranea e tipicamente occidentale. Cosi ..via, nella pentola alchemica, per anni di seguito continuo a mescere il liquido aspettando il sussurro della Musa. Trattare la materia come fenomenologia e un atto che appartiene ad un dio minore, ma si continua a percorrere in sentiero alla ricerca di una entità di puro spirito, elevandosi verso i cieli tramite un attacco silenzioso e lento. Percorso assai difficile, il camino nella creatività artistica, continua ad essere un sfida poderosa. Include nel suo interno questa mostra composta da diverse discipline nelle arti visive delle opere in scultura e pittura.
C’è stato in tutti i miei viaggi (provenienza) un accumulo della cultura che ha generato una forma espressiva mista. In parte dovuto ad una sorta di scambio, percepita traverso la natura visiva e dal altra parte l’inconscio ha modellato lavorando su una forma fenomenologica la natura della mia opera.
Col tempo la ricerca si amplificata costringendomi a scendere in profondità per capire meglio di cosa si tratta. Le conclusioni sono di natura artistica –creativa, stimolanti per un produzione sempre nuova, qualcosa che sta nella metamorfosi. A volte vagare completamente nel buio, altre.. appaiono luci intense.
L’ esposizione aperta al pubblico fino al 20 di settembre